
BIANNERO
Sottotitolo: Un omaggio a Vitaliano Trevisan
Formato: Cortometraggio in Bianco e Nero Genere: Drammatico / Documentario poetico Lunghezza stimata: 10-12 minuti
LOGLINE: Una fotografa, nel silenzio e nella ricerca del bianco e nero, onora la memoria dello scrittore Vitaliano Trevisan ritraendo sconosciuti intenti a leggere le sue opere in luoghi comuni e inaspettati.
NOTE DI REGIA: Il film è un'opera sul silenzio, sui gesti e sugli sguardi. L'assenza di dialoghi è sostituita dai suoni ambientali, amplificati per creare un'atmosfera intima e riflessiva. La fotografia in bianco e nero non è solo uno stile, ma un personaggio stesso della storia, che evoca la contrazione del titolo ("Bianco" e "Nero") e la natura essenziale e spoglia della prosa di Trevisan. Le transizioni tra una scena e l'altra saranno spesso morbide, dissolvenze in nero o sovrapposizioni, per creare un flusso di memoria e lavoro.
SCENEGGIATURA
INIZIO CORTOMETRAGGIO
SCENA 1 INT./EST. LAVANDERIA SELF-SERVICE - GIORNO (BIANCO E NERO)
PRIMA RIPRESA
L'atmosfera è sospesa. Il RUMORE di un motore di un'auto che passa in lontananza.
SONIA (30 anni, sguardo pensoso e determinato) è appoggiata al muro esterno di una lavanderia self-service. Indossa un cappotto scuro. Aspetta.
Guarda il suo cellulare. Nessuna notifica. Un respiro.
Si guarda intorno, osservando i dettagli della strada: una grata, un lampione, un poster staccato. La sua è la ricerca di un fotogramma perfetto.
Arriva un UOMO (40 anni), con un'espressione placida. Si scambiano un cenno del capo, un sorriso breve, educato. Nessuna parola.
Entrano nella lavanderia. Il RUMORE delle lavatrici in funzione è ipnotico, meccanico. L'aria è calda e profuma di detersivo.
Sonia indica con un gesto una sedia di plastica bianca, posizionata sotto la luce fredda di un neon. L'uomo si siede.
Dalla tasca interna della giacca, l'uomo estrae un libro. La copertina è semplice, l'autore è VITALIANO TREVISAN.
L'uomo apre il libro a caso e inizia a leggere, fingendo di essere assorto.
Sonia solleva la sua macchina fotografica (una vecchia reflex a pellicola). Il CLICK dell'otturatore è netto, preciso. Scatta da diverse angolazioni, catturando l'uomo, il libro, il suo riflesso negli sportelli di metallo delle lavatrici.
DISSOLVENZA IN NERO.
SCENA 2 EST. SUPERMERCATO - PARCHEGGIO - GIORNO (BIANCO E NERO)
SECONDA RIPRESA
Sonia è nel parcheggio di un supermercato. Lo SBRACCIO di un carrello, VOCI lontane.
Controlla il cellulare. Aspetta.
Arriva una SIGNORA (60 anni), con una borsa della spesa. Un cenno di saluto silenzioso.
Sonia la guida con un gesto verso un angolo del parcheggio, vicino a un muro di cemento graffiato. La luce è radente, crea ombre lunghe.
Sonia indica alla donna di rimanere in piedi. La signora annuisce, estrae dalla borsa un libro di Trevisan.
Lo apre e fissa la pagina, mentre il vento leggero le muove i capelli.
Sonia si abbassa, inquadra. Il CLICK dell'otturatore rompe il brusio di fondo. Cattura la dignità della signora, il contrasto tra la banalità del luogo e l'intensità della lettura.
DISSOLVENZA IN NERO.
SCENA 3 INT. SALONE DI BELLEZZA - GIORNO (BIANCO E NERO)
TERZA RIPRESA
L'atmosfera è intima. Il RUMORE di un phon lontano, il TICCHETTIO di un orologio a muro.
Sonia entra in un salone di parrucchiera. Fa un cenno di saluto alla TITOLARE, che le sorride come se si aspettasse lei.
Sonia si avvicina a una CLIENTE (50 anni) seduta sulla poltrona, con il collo protetto da un telo di plastica e i capelli impregnati di tintura. La cliente ha un'espressione rassegnata, di attesa.
Le due donne si scambiano uno sguardo d'intesa. La cliente, con movimenti lenti, prende dalla borsetta appoggiata sulle gambe un libro di Trevisan.
Lo apre e inizia a leggere, immersa in un suo mondo nonostante l'assurdità della situazione.
Sonia scatta. Il CLICK si fonde con il ronzio degli strumenti. L'inquadratura è stretta sul viso della donna, sul libro, sulle sue mani macchiate di henné. Un ritratto di straordinaria normalità.
DISSOLVENZA IN NERO.
SCENA 4 INT. CASA DI SONIA - NOTTE (BIANCO E NERO)
QUARTA RIPRESA
Silenzio. Solo il RUMORE SOFFICE del vento fuori dalla finestra.
Sonia è seduta alla sua scrivania. Lo schermo del computer illumina il suo volto. Sfoglia gli scatti appena fatti. I volti dei lettori, i libri, i luoghi. Le immagini sono potenti, cariche di un silenzio eloquente.
Il cellulare, appoggiato sul tavolo, si illumina. Una notifica di WhatsApp.
Sonia lo prende, legge il messaggio. È un nuovo contatto, qualcuno che deve incontrare. Risponde con un semplice: "D'accordo. A domani." Mette giù il telefono.
Il suo sguardo torna allo schermo, alla galleria di volti che stanno costruendo il suo progetto.
DISSOLVENZA IN NERO.
SCENA 5 INT. CONCERIA - GIORNO (BIANCO E NERO)
QUINTA RIPRESA
Un ambiente industriale, duro. Il FRAGORE dei macchinari è assordante. L'aria è pesante di odori chimici.
Sonia, con dei tappi per le orecchie, sta parlando con un OPERAIO (50 anni, mani callose). L'operaio ha già in mano un libro di Trevisan.
Sonia, per farsi sentire, usa solo i gesti. Con le mani, gli indica di spostarsi leggermente verso una fonte di luce che filtra da un lucernario, illuminando le particelle di polvere in sospensione.
L'operaio si sposta. Si sistema il libro in mano, quasi con timore reverenziale.
Sonia scatta. Il CLICK è appena percettibile nel frastuono. Scatta diverse foto, catturando il contrasto brutale tra il lavoro manuale, l'ambiente severo e la delicatezza della pagina scritta.
Finito, Sonia fa un cenno di ringraziamento con la mano. L'operaio annuisce. Lei si avvia verso l'uscita, mentre il rumore della fabbrica ingoia ogni altro suono.
DISSOLVENZA IN NERO.
SCENA 6 INT. CINEMA - GIORNO (BIANCO E NERO)
SESTA RIPRESA
Il silenzio è ovattato, sacrale. La sala di un cinema è vuota, illuminata solo dalle luci di sicurezza.
Sonia aspetta in piedi nella galleria. Controlla il cellulare, poi fissa lo schermo vuoto.
Arriva un UOMO (35 anni). Si uniscono con un semplice sguardo. Entrano insieme in sala.
Sonia indica una poltrona di velluto rosso (che nel bianco e nero apparirà di un grigio intenso). L'uomo si siede.
Estrae un libro di Trevisan e lo apre. La luce dello schermo vuoto, o forse di un proiettore di prova, si riverbera sulle pagine.
Sonia scatta da diverse posizioni: dal fondo della sala, di lato, creando inquadrature che giocano con le geometrie delle poltrone e la solitudine del lettore nel tempio delle immagini.
DISSOLVENZA IN NERO.
SCENA 7 INT. NEGOZIO DI FOTOGRAFIA - GIORNO (BIANCO E NERO)
SETTIMA RIPRESA
Sonia è in un negozio di fotografia tradizionale. Odore di carta e chimici.
Aspetta al bancone. Sullo sfondo, cornici, vecchie macchine fotografiche.
Il TITOLARE del negozio, un uomo anziano, esce dal retro tenendo con cura una fotografia ai bordi.
La appoggia sul bancone di vetro davanti a Sonia.
È uno dei suoi scatti. L'uomo alla lavanderia, forse, o la signora nel parcheggio. Stampata, la foto acquista una nuova, tangibile potenza.
Sonia la osserva. Un leggero, profondo sorriso le solca il volto. Un'espressione di soddisfazione silenziosa e commossa. Annuisce lentamente, ringraziando il titolare con lo sguardo.
DISSOLVENZA IN NERO.
SCENA 8 INT. TIPOGRAFIA / NEGOZIO DI STAMPA - GIORNO (BIANCO E NERO)
OTTAVA RIPRESA
Sonia è in una tipografia. Il RUMORE di una macchina da stampa in funzione.
Aspetta al bancone. Una COMMESSA arriva reggendo con cura una locandina appena stampata, ancora profumata d'inchiostro.
La appoggia sul bancone.
INQUADRATURA SULLA LOCANDINA:
È la foto della signora nel parcheggio del supermercato. La donna legge il libro con intensità. La composizione è perfetta.
Sopra la foto, il testo:
MOSTRA FOTOGRAFICA BIANNERO Omaggio a Vitaliano Trevisan nel terzo anniversario della scomparsa
Biblioteca Comunale di Arzignano Apertura: 07/01/2026 - 07/02/2026
Sonia osserva la la locandina. Il suo viaggio silenzioso è giunto al termine, trasformato in un invito concreto alla memoria e alla condivisione. Appoggia una mano sulla locandina, in un gesto di affetto e di chiusura.
LA MACCHINA DA STAMPA SI FERMA. SILENZIO.
DISSOLVENZA FINALE IN BIANCO.
FINE CORTOMETRAGGIO
BIANNERO